La street photography è uno di quei generi fotografici che più sanno appassionare un aspirante fotografo e i professionisti. Lo scopo è quello di riprendere i soggetti in luoghi pubblici, in situazioni e attività reali, raccontando così la società. Con il termine “street” non si fa però riferimento solo al concetto di strada, ma bensì di attività umane che avvengono in modo spontaneo. Il soggetto viene fotografato quindi mentre interagisce con la società, non necessariamente con le persone, ma anche con un dato ambiente.
Come nasce la street photography
Parliamo di un periodo storico e soprattutto di un’arte nata verso la fine del XIX secolo. Qui la street photography è diventata il simbolo della cultura di strada e ad oggi, grazie all’avvento del digitale, ha affermato maggiormente la sua forza. Un fotografo di strada si muove costantemente con la sua macchina, trova scene e soprattutto storie da raccontare attraverso ogni singola foto. E’ importante riuscire sempre a lavorare con creatività ma soprattutto spontaneità. Quest’ultima vale sia per il soggetto (che non dovrà sapere di essere fotografato) che per il fotografo che dovrà mostrare la sua abilità di improvvisazione. Possiamo per questo definirlo un traduttore della realtà, i cui occhi diventano il mezzo utile per percepire una particolare scena che si dovrà raccontare con i propri scatti.
Non può esistere questa tecnica senza le persone, senza le loro emozioni e azioni spontanee che vengono realizzate di giorno in giorno. E’ uno specchio che apriamo sul mondo, che viene registrato con semplici obiettivi, per cercare di enfatizzare la normalità di una particolare scena che altrimenti passerebbe inosservata.
Street photography, da dove si comincia?
Per approcciare la street photography è bene recarsi in uno spazio affollato, come per esempio una piazza o per esempio un centro commerciale. Qui si avrà la certezza di trovarsi di fronte a un numero importante di persone. Generalmente è bene affidarsi alla messa a fuoco a zona, che consiste nell’andare a impostare una distanza focale fissa per fotografare da tale distanza. In alternativa è bene usare l’autofocus e scegliere obiettivi grandangolari per l’aumento della profondità di campo.
Senza questi strumenti è difficile catturare con la tua macchina fotografica ciò che vedi e che più ti incuriosisce. L’obiettivo fondamentale da porsi diventa quindi la velocità di costruzione di una scena: bisogna allenare quindi il proprio occhio e cervello a immaginare una scena che si vuole immortalare. Bisogna quindi essere curiosi, muoversi, camminare, scoprire e conoscere ciò che è attorno a noi, non solo in città ma anche in periferia, insinuandosi all’interno di un gruppo di persone che diventeranno così la nostra fonte di ispirazione.
Ricorda sempre che…
Henry Cartier-Bresson è stato indubbiamente il più grande maestro di questa arte e prima di iniziare è bene ammirare i suoi lavori per capire tutto ciò che non deve mai mancare a una foto. Citiamo anche Chris Steel Perkins, Robert Doisneau e Alex Webb, tutti maestri e massimi esponenti di questa tecnica.
La street photography ha il pregio di essere particolarmente empatica, ma ciò avviene solo se si riesce a percepire la sua grandezza e soprattutto se si impara a trasmettere tutto ciò che vediamo all’osservatore. Nel farlo è bene non perdere mai l’imprevedibilità che caratterizza ogni scena, ogni azione e quindi ogni fotografia.