Riuscire a scattare fotografie in notturna è una delle esperienze più interessanti che tu possa sperimentare in veste di fotografo. Per quanto possa sembrare complicato, in realtà si tratta di un tipo di teoria che, seguendo alcuni consigli e accorgimenti utili, è molto semplice da realizzare e mettere in pratica.
Parlare di “notturna” però non significa scattare in totale assenza di luce, ma è bene approfittare di quel particolare momento in cui il sole tramonta o poco prima che sorga. In questo articolo scopriremo come fare per fotografare in notturna in modo efficace, ottenendo massimo vantaggio negli scatti che presenteranno un contrasto minore e una massima esaltazione dei colori.
Se possiedi una reflex (o una compatta recente ed evoluta) potrai trovare strumenti di esposizione utili per facilitare questo tipo di teoria: ovviamente parliamo di una scena in cui vi è scarsità di luce e quindi si aumenta l’esposizione. Gran parte delle fotocamere possiede un tempo di esposizione che arriva fino a 30 secondi: per addentrarci al meglio all’interno di questo tipo di fotografia scopriremo che cos’è l’esposizione temporizzata.
Prima di tutto è importante porre la manopola dell’otturatore su B, ovvero bulbo: in questo modo sappiamo che l’otturatore rimarrà aperto fino al momento in cui il pulsante di scatto sarà premuto e non si chiederà fino al momento in cui stacchiamo il dito dallo stesso.
Altro concetto importante e correlato a quello dell’esposizione è l’impostazione temporizzata: in questo caso impostando T, il pulsante di scatto sarà premuto e rilasciato una volta al fine di aprire l’otturatore, quando si preme di nuovo si chiuderà. In questo modo vi è un grande vantaggio rispetto a B, poiché il rischio di vibrazione è fortemente ridotto.
Quest’ultima tecnica è quindi estremamente più vantaggiosa rispetto all’esposizione temporizzata, ma è anche vero che non tutti le fotocamere la presentano. In questo caso è necessario impostare più Iso per la fotografia notturna, tra il 100 e 400 infatti si possono adottate con esposizioni più lunghe, ma risulta fondamentale avere un treppiede per dare stabilità allo scatto.
Alcune fotocamere digitali presentano una modalità di ripresa in notturna che tende sempre ad attivare il flash in automatico al fine di illuminare il soggetto: più si prolunga questo tempo di posa è più luce sarà catturata nello sfondo. Il flash però non ha effetto potente sulle distanze: dà sicuramente luce agli oggetti e agli ambienti che abbiamo vicino al nostro obiettivo, ma non può avere effetto su ciò che è più distante. Per questo dovrai quindi optare per un flash esterno, affidarti a un treppiede e impostare B sull’otturatore e un apertura f/5.6.
Per fotografare in notturna, sfruttando al meglio il digitale, si potrà optare per:
- Illuminazione artificiale: può essere gestita utilizzando il tasto del bilanciamento del bianco su una fotocamera digitale, creando contrasti personalizzati.
- Luce proiettata: si tratta di quei casi in cui si ignorano le fonti di illuminazioni che troviamo sulla scena, andando a esporre soltanto tenendo in considerazione la luce riflessa. Attenzione però perché la luce artificiale tende sempre ad apparire un po’ sovraesposta.
- Movimento della fotocamera: quando la luce scarseggia, i soggetti in movimento non compariranno nell’immagine. Per riuscire a registrarli dovrai usare un f16 e un tempo di esposizione di 30 secondi.
- Light Painting: Usando un treppiede e una fonte di luce (come per esempio un accendino o una torcia) potrai realizzare scritte e disegni sulla foto, impostando tempi davvero lunghi. E’ sicuramente una delle tecniche più interessanti da mettere in pratica quando si vuole fotografare in notturna.