Il filtro ND (dall’inglese Neutral Density), chiamato a densità neutra, è uno degli accessori più importanti in fotografia: ha un colore grigio che permette di lavorare sull’intensità della luce sulla lunghezza d’onda. La sua funzione è quella di ridurre la luce che entra nell’obiettivo per ottenere un risultato uniforme. E’ utile per quei fotografi che desiderano mettere in pratica tecniche fotografiche che prevedano lunghe esposizioni scattando in ambienti con forte luminosità. Di solito viene usato anche per giocare con la creatività di una foto, proprio per utilizzare il diaframma più aperto e tempi più lunghi.
Cos’è il filtro ND
Il filtro a densità neutra viene realizzato sfruttando un materiale trasparente che è oscurato in base al livello di filtraggio che può garantire. Sul panorama fotografico si possono trovare due diverse tipologie di filtro: quelli a vite e quelli a lastra.I filtri a vite vengono incastonati all’interno di una ghiera per favorire l’avvitamento sull’obiettivo (non a caso hanno forma rotonda). Sono facili da trasportare e particolarmente robusti. I filtri a lastra invece possono essere quadrati o rettangolari e vanno posizionati davanti all’obiettivo in modo del tutto manuale, oppure usando uno strumento detto porta filtro. Si possono facilmente adattare ad ogni obiettivo e sono veloci da applicare poiché non devono essere montati.
In base alle nostre esigenze potremo trovare diverse gradazioni di scrematura: si va dal +1 fino a oltre +10. Sono vantaggiosi perché non incidono minimamente sulle qualità cromatiche e non alterano i reali colori dell’ambiente che ci circonda.
Come si usano i filtri a densità neutra
L’utilizzo del filtro ND è perfetto per poter quindi aumentare i tempi di scatto e ottenere un mosso creativo, che dona un forte senso di dinamismo alla foto. Uno degli esempi più noti che ti sarà sicuramente capitato di notare è l’effetto seta dell’acqua che scorre in una cascata: quel movimento che si percepisce è reso possibile grazie a questo accessorio. Si può anche usare per aumentare i tempi di scatto andando a evitare che i soggetti in movimento vengano impressi nello scatto. E’ perfetto se volete non mettere in risalto lo sfondo di una foto caratterizzato da passanti. Per rendere possibile tale teoria però è bene che i nostri soggetti non restino mai fermi, altrimenti le loro sagome resterebbero impresse. E potranno apparire nello scatto finale come se fossero fantasmi.
Se scegliamo di usarlo dovremo però sempre tenere in mente una serie di regole basic: la macchina non dovrà essere mai messa in condizioni di movimento, poiché i tempi di esposizione sono molto lunghi. Per risolvere tale problema è bene attrezzarsi di uno scatto remoto oppure si consiglia l’uso dell’autoscatto. Imposta sempre la fotocamera digitale in priorità di diaframma per avere maggiore controllo sulla profondità di campo. Infine è sempre meglio utilizzate il formato RAW in modo da avere sempre più possibilità di intervento sulla fotografia in post produzione, soprattutto per quanto riguarda il contrasto.